Con l’avanzamento dell’intelligenza artificiale (IA), un numero crescente di aziende sta implementando algoritmi in vari compiti manageriali. Questi algoritmi vengono utilizzati per valutare le performance dei dipendenti, assegnare compiti e persino disciplinare i lavoratori. Tuttavia, una recente ricerca pubblicata su Computers in Human Behavior nel 2024, condotta da Armin Granulo, Sara Caprioli, Christoph Fuchs e Stefano Puntoni, ha sollevato preoccupazioni significative riguardo agli effetti psicologici e comportamentali di questa pratica.
Riduzione della Motivazione Prosociale
Il fulcro della ricerca è che l’uso di algoritmi nella gestione aziendale tende a ridurre la motivazione prosociale dei dipendenti. La motivazione prosociale si riferisce al desiderio di aiutare e supportare gli altri, un elemento cruciale per la produttività e le interazioni sociali in ambito lavorativo. Secondo lo studio, quando i lavoratori sono gestiti da algoritmi, vedono i loro colleghi come strumenti piuttosto che come esseri umani, un processo noto come oggettivazione. Questa percezione riduce la loro inclinazione a comportarsi in modo altruistico e a sostenere i loro colleghi.
La Percezione dell’Oggettivazione
L’oggettivazione è uno dei meccanismi chiave che spiegano perché la gestione algoritmica riduce la motivazione prosociale. Quando i lavoratori percepiscono che le loro azioni e prestazioni sono valutate da un algoritmo, che manca di capacità emotive e umane, tendono a vedere se stessi e i loro colleghi come parti meccaniche di un sistema senza emozioni. Questo sentimento di deumanizzazione porta a un ambiente di lavoro meno cooperativo e più competitivo, dove la disponibilità ad aiutare gli altri diminuisce drasticamente.
Implicazioni per le Aziende
I risultati di questo studio sono allarmanti, poiché suggeriscono che l’adozione diffusa di algoritmi nella gestione potrebbe avere conseguenze negative sulle dinamiche sociali all’interno delle aziende. La riduzione della motivazione prosociale non solo compromette la creatività e la produttività, ma potrebbe anche influire negativamente sul benessere psicologico dei lavoratori. Le aziende dovrebbero quindi essere caute nell’implementare questi sistemi e considerare l’importanza delle interazioni sociali e umane nel mantenere un ambiente di lavoro sano e produttivo.
Mentre l’IA offre potenzialmente molti vantaggi in termini di efficienza e precisione nella gestione, questo studio evidenzia la necessità di un approccio equilibrato. Le aziende devono essere consapevoli dei rischi associati all’oggettivazione dei lavoratori e adottare misure per mitigare questi effetti, come promuovere interazioni sociali e mantenere un equilibrio tra gestione algoritmica e umana.