La protesta sociale in Gran Bretagna è ripresa dopo la breve pausa durante le festività natalizie, a causa dell’aumento dei salari che non riesce a tenere il passo con l’impennata dell’inflazione. I ferrovieri aderenti al sindacato Rmt hanno proclamato lo sciopero di oggi, che durerà 48 ore, e hanno in programma una seconda tornata di astensione dal lavoro per la fine della settimana. L’agitazione sta già paralizzando buona parte del traffico ferroviario nel Regno Unito.
Il leader dell’Rmt, Mick Lynch, ha accusato il governo Tory di aver “interferito per bloccare” gli aumenti salariali e le ultime ipotesi d’accordo discusse con i vertici del gestore pubblico della rete ferroviaria e dei 14 vettori privati. Il ministro dei Trasporti, Mark Harper, ha respinto le accuse, affermando di essere impegnato a cercare un’intesa e di essere disposto a tornare al tavolo della mediazione negoziale. Harper ha invece accusato Lynch e i sindacati di rigidità e di aver proclamato “un altro sciopero profondamente inutile, che nuoce al settore ferroviario, agli interessi delle persone che vi lavorano e ai viaggiatori”.
Fotografia: Joe Giddens/PA.