Antigua e Barbuda, classificata come paese ad alto reddito, ha avuto un PIL pro capite stimato di $22.070 (PPP) nel 2022. Dopo il calo del 20,2% dell’economia nel 2020, nel 2021 è stato registrato un aumento del 5,3%. A questo è seguita una stimata espansione del 6,0% nel 2022, che ha portato il livello di output al 10,9% sotto quello del 2019. Si prevede che il PIL recuperi i livelli pre-pandemici entro il 2025.
La forte crescita dell’output nel 2022 è stata accompagnata da un aumento sostenuto dei prezzi al consumo. L’inflazione è stata stimata al 8,5% nel 2022. Di conseguenza, potrebbero essere necessarie politiche a lato della domanda per garantire una crescita non inflazionistica a lungo termine. L’aumento stimato dei prezzi al consumo nel 2022 ha superato la media del decennio precedente del 1,4%.
Il debito pubblico come percentuale del PIL dovrebbe essere sceso al 91,2% nel 2022, rispetto al 101,4% del 2021, un risultato notevole in un momento di crescenti finanze pubbliche in molti paesi. Il problema del debito del settore pubblico è aggravato da un deficit fiscale stimato al 3,3% nel 2022. La pandemia e, più recentemente, la crisi dei costi di vita hanno aumentato la spesa deficitaria in molte economie a livello mondiale.
Nel periodo 2016-2020, Antigua e Barbuda ha perso competitività in termini di ambiente normativo, scendendo al 113° posto nell’Indice di Facilità di Fare Impresa del World Bank nel 2020. Nel 2016, il paese si classificava al 98° posto. La CEBR prevede che il tasso annuale di crescita del PIL rallenterà ad una media del 4,1% tra il 2023 e il 2027, per poi rallentare ulteriormente ad una media del 2,7% tra il 2028 e il 2037. Nei prossimi 15 anni, si prevede che Antigua e Barbuda scenda leggermente nella classifica del World Economic League Table, dalla 173a posizione del 2022 alla 174a del 2037.