L’Iran sta affrontando una crisi senza precedenti caratterizzata da una grave carenza d’acqua e un caldo torrido che sta mettendo a dura prova la popolazione del paese. Le regioni del sud dell’Iran, in particolare, stanno vivendo condizioni estreme a causa della combinazione di un lungo periodo di gestione inefficiente delle risorse idriche e della crescente povertà.
Con temperature che hanno raggiunto punte incredibili, come i 57 gradi Celsius (circa 135 gradi Fahrenheit), molte persone si trovano costrette a limitare al massimo le loro uscite, cercando rifugio solo al mattino per andare al lavoro o per fare la spesa quando il frigorifero è vuoto.
Molti hanno dovuto fare i conti con l’assenza di condizionatori d’aria nelle loro case, un problema particolarmente sentito in una nazione colpita dalla povertà crescente e da un’economia stagnante. La cattiva gestione delle risorse idriche da parte del governo ha portato al completo esaurimento delle riserve in diverse parti del paese.
La siccità e il cambiamento climatico sono ulteriormente peggiorati dalla diminuzione delle falde acquifere e delle riserve, portando a una crescente incapacità della popolazione rurale di accedere all’acqua. Già nel 2021, la carenza d’acqua aveva scatenato proteste in diverse città, manifestazione della crescente frustrazione nei confronti di un governo che sembrava incapace di affrontare la crisi.
In alcune zone del paese, come la provincia di Sistan e Baluchistan, le autorità hanno avvertito che l’approvvigionamento municipale d’acqua si esaurirà completamente entro settembre. Ciò ha costretto molte persone a cercare di sopravvivere con un limitato approvvigionamento idrico, facendo affidamento su pozzi o acqua acquistata da camioncini, spesso con costi eccessivi per le famiglie più povere.
In questa situazione di estrema difficoltà, molte persone hanno imparato a convivere con il caldo torrido e l’umidità soffocante, cercando refrigerio presso fiumi e canali o uscendo solo nelle prime ore del mattino o nelle ore serali. L’utilizzo di condizionatori d’aria, quando possibile, è un’opzione per cercare di far fronte al caldo, ma gli inconvenienti legati alle interruzioni di corrente spesso rendono difficile mantenere tali apparecchi in funzione.
La situazione in Iran è grave e richiede azioni urgenti per affrontare la crisi idrica e i cambiamenti climatici. È fondamentale che il governo adotti politiche di gestione delle risorse idriche sostenibili, che promuovano un utilizzo responsabile e saggio dell’acqua, e che investa in misure di adattamento e mitigazione per far fronte all’aumento delle temperature e alla diminuzione delle riserve idriche.