La revoca delle misure di contrasto al COVID-19 in Cina, prevista per stimolare la ripresa economica l’anno prossimo, potrebbe invece deprezzare la crescita nei prossimi mesi a causa dell’aumento dei casi di infezione.
Sebbene vi siano segnali di maggiore richiesta di viaggi e altri servizi, il sistema sanitario cinese e i bassi tassi di vaccinazione hanno reso il paese vulnerabile ai focolai, che potrebbero causare carenze di personale e portare i consumatori cauti a diventare ancora più cauti.
Di conseguenza, alcuni economisti hanno ridotto le loro previsioni di crescita per i primi mesi dell’anno prossimo. Inoltre, la riapertura dell’economia potrebbe causare l’inflazione, che in Cina è rimasta relativamente stabile rispetto ad altre economie importanti.
L’economia cinese è cresciuta solo del 3% nei primi tre trimestri di quest’anno, ma si prevede che la riunione annuale dei massimi responsabili politici della settimana prossima stabilisca obiettivi di crescita più elevati per il 2023, compresi tra il 4,5% e il 5,5%.
La crescita lenta di quest’anno in Cina è stata attribuita al calo del mercato immobiliare domestico, alla frenata dell’economia globale e alle restrizioni legate al COVID-19, come i lockdown e le quarantene, che hanno interrotto le catene di fornitura e ridotto la spesa dei consumatori.