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Perché il brand, non si crea (solo) con il marketing.

L’attività di marketing e social marketing si è diffusa in maniera esponenziale negli ultimi anni. Ogni attività commerciale o di servizi, piccola o grande che sia, utilizza oggi degli strumenti di marketing, dai più rudimentali ai più avanzati.

Fino a 10 anni fa, l’utilizzo di questo strumento era riservato a poche aziende, le più facoltose, (forse anche le migliori) perché i costi erano molto alti. Oggi invece tutti possono permetterselo, perché anche grazie ai social la pratica è diventata molto economica, con pochi euro di sponsorizzazione si possono raggiungere migliaia di persone interessate al nostro prodotto o servizio.

Nel mercato attuale, dominato da multinazionali e colossi della distribuzione, investire in marketing per creare un proprio brand riconoscibile e così differenziarsi, è molto importante.

Ma ci sono sostanzialmente due principali problemi che noto in questa frenesia pubblicitaria che si è innescata negli ultimi anni.

Il primo è che la maggior parte delle aziende inizia a strutturare il proprio business partendo solo dall’attività di marketing, dimenticandosi di definire prima il proprio obiettivo, di testare i processi, di preoccuparsi di offrire un servizio impeccabile ai propri clienti, dimenticando a volte di definire addirittura i propri valori che sono a mio avviso alla base di qualsiasi attività imprenditoriale.

Il secondo è che le aziende di oggi confondono il significato di marchio con quello di logo, che sono secondo me due cose completamente diverse. Il logo lo disegna il grafico in 5 minuti, mentre il marchio lo disegna l’azienda con il proprio lavoro e la propria dedizione al continuo miglioramento, ma per farlo c’è bisogno di anni e non di minuti.

Le aziende che non tengono conto di queste due criticità non hanno speranza nel mercato e soprattutto finiranno per spendere una fortuna in marketing senza ottenere mai risultati soddisfacenti. L’azienda prima di essere riconoscibile deve essere credibile, deve essere rilevante nei servizi e nell’innovazione, deve essere impegnata socialmente (nella vita reale) e soprattutto deve vivere nel cambiamento e nel continuo miglioramento.

Il marketing oggi costa troppo poco, e il risultato è che tutti hanno una chance, anche chi non se la merita, gli improvvisati possono avere lo stesso pubblico dei professionisti e questo sta disorientando i consumatori che potrebbero perfino smettere di seguire alcuni canali.

© tutti i diritti riservati, Gianni Tritella

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