Lo scandalo di corruzione che sta scuotendo la politica malese, coinvolge ufficialmente il primo ministro Najib Razak, il quale si trova ora al centro di una serie di indagini da parte degli investigatori statunitensi. Le accuse riguardano centinaia di milioni di dollari collegati a un fondo statale malese che sarebbero finiti nei conti bancari personali di Razak.
Secondo quanto riportato dal New York Times, una giuria federale sta esaminando le affermazioni riguardanti Najib e persone a lui vicine. L’inchiesta, coordinata dall’unità di corruzione internazionale del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, si concentra sulle proprietà negli Stati Uniti acquistate da società appartenenti al figliastro di Najib, nonché sul trasferimento di 681 milioni di dollari sul presunto conto bancario personale del primo ministro malese.
Ma le indagini non si fermano qui. L’FBI (Federal Bureau of Investigation) ha avviato un’indagine sulle accuse di riciclaggio di denaro all’interno del fortemente indebitato fondo statale malese 1MDB, come riportato dal Wall Street Journal.
Il premier malese sta affrontando la peggiore crisi politica della sua carriera, cercando disperatamente di difendersi dalle accuse. Nonostante le sue smentite, ha licenziato quattro ministri, il suo procuratore generale e il vice primo ministro, nel tentativo di neutralizzare i suoi critici. Le autorità hanno anche bloccato due pubblicazioni giornalistiche e un sito web basato nel Regno Unito, gestito dalla cognata di Gordon Brown. Inoltre, un ex membro influente del partito al potere di Najib ha riferito di essere stato impedito di viaggiare a New York, dove aveva intenzione di presentare una denuncia contro il fondo 1MDB alle forze dell’ordine statunitensi.
Tuttavia, nonostante i tentativi di reprimere l’indagine all’interno del paese, essa ha preso una dimensione internazionale. La polizia di Hong Kong sta ora indagando sui depositi bancari che si suppone siano collegati a Najib, mentre le autorità svizzere hanno congelato milioni di dollari presenti su conti bancari legati al fondo 1MDB.
Anche l’ex primo ministro Mahathir Mohamad, una figura influente che ha governato la Malesia per 22 anni, ha preso parte alle proteste nella capitale il mese scorso, chiedendo le dimissioni di Najib. Molti malese sono già arrabbiati a causa dell’introduzione di una tassa sul valore aggiunto e di una svalutazione della valuta locale, il ringgit, che ha raggiunto il suo valore più basso degli ultimi 17 anni.
In mezzo a questa crescente pressione, il governatore della Banca Centrale Malese ha sostenuto che il pubblico ha il diritto di conoscere i risultati delle indagini riguardanti il fondo 1MDB, affermando che il popolo merita risposte.
Nel frattempo, il tribunale malese ha reso una decisione significativa, permettendo alle due pubblicazioni giornalistiche che erano state chiuse dal ministro degli Interni lo scorso luglio per le loro inchieste sul fondo 1MDB, di riprendere le loro pubblicazioni.
La situazione rimane tesa in Malesia, e il futuro politico di Najib Razak è ancora incerto. Le indagini in corso negli Stati Uniti e altrove potrebbero gettare ulteriore luce sugli oscuri presunti flussi di denaro e svelare il destino di questo scandalo che sta scuotendo profondamente il paese. Resta da vedere come questa vicenda si svilupperà e quali conseguenze avrà sull’intera nazione malese.